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lunedì 30 luglio 2012

DANZA UNGHERESE


Danza ungherese numero 6, Brahms.
Lampada di sale, rossa, rosa.
Stasera sarebbe perfetta per te, morte.
Non c'è niente in sospeso o forse tutto.
Vedo oltre, finalmente.
Vedo oltre e mi accorgo che la comica situazione in cui ci troviamo è frutto di un'insana passione di plastica.
Esseri umani sofisticati, troppo umani.
Piaceri che come neve non fanno in tempo ad imbiancare una città che già si sciolgono sotto il grave della nostra inquietudine.
Io ti amo, sì.
Me ne sono accorto troppo tardi, forse.
Forse non ho mai conosciuto l'amore, prima di ora.
Mi sento citato dai Bluvertigo, come loro fuori dal tempo e come l'oro prezioso.
Egocentrico, anacronistico ma innamorato.
Brahms sta godendo in questo momento, mi immagino il suo sguardo cupo, aspro e tagliente che dialoga con l'aria.
Parla musica,
[ ho avuto una crisi mistica, ho pianto ]
La vita non è altro che un sogno lucido.